pubblicato su www.BergamoNews.it – pubblicato il 18 giugno 2012
Non avete presente quella barzelletta in cui i chirurghi parlano ai parenti del paziente che l’operazione è stata eseguita ottimamente ma il paziente è morto ? Ve la raccontiamo noi.
Lo Stato Italiano negli ultimi anni ha visto ridursi progressivamente gli introiti fiscali legati ai redditi, in quanto le persone occupate sono sempre meno e guadagnano sempre meno, e per far fronte alla propria spesa (ingorda) ha incrementato le tassazioni sui consumi e sui patrimoni come è successo con l’IMU.
Con gli aumenti impositivi l’economia ha frenato ancor più pesantemente e ben oltre le aspettative governative: lo stesso dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia rende noto che lo Stato ha incassato nei primi mesi del 2012 ben 3,5 miliardi di euro in meno rispetto alle attese ed in larga parte dovuti a ad una riduzione del gettito derivante dall’IVA, che è direttamente legata ai consumi.
Quindi? Se il paziente non è ancora morto, con tassi di inflazione e disoccupazione crescenti (ormai rispettivamente oltre al 3% e al 10%) poco ci manca: non potendo incrementare ulteriormente la tassazione né sui redditi né sui consumi né sui patrimoni, occorrerà che i chirurghi decidano di cambiare modus operandi, o di mettere a dieta il paziente oppure a misure draconiane di taglio del bilancio.