Il 30 aprile 1986, tramite un’antenna satellitare, la sede di Pisa del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) si collegò alla rete telematica americana Arpanet e per la prima volta l’Italia venne connessa ad Internet. Accadde un fatto storico che viene celebrato in questi giorni e fu l’esempio concreto di investimenti pubblici destinati alla ricerca scientifica che permisero la sperimentazione prima e l’utilizzo dopo di tecnologie che sono alla base della nostra vita quotidiana e che hanno modificato radicalmente il nostro modo di comunicare.
Ma la vera rivoluzione, che cambiò Internet, facendola uscire dai laboratori e che ne permise il suo inarrestabile sviluppo, avvenne qualche anno seguente.
Nel 1992, durante la campagna elettorale per le presidenziali americane, il futuro presidente Clinton e Al Gore decisero di lanciare il progetto “Information Superhighways”, con la promessa di cablare ogni aula scolastica americana finanziando lo sviluppo della rete internet, che allora era pubblica.
Dopo essersi resi conto che l’immane progetto era insostenibile economicamente, decisero di fermarsi e cambiare strategia.
Nel 1994 l’amministrazione Clinton decise quindi di privatizzare il backbone (la dorsale) internet americana. Assicurandosi che nessuna compagnia di telecomunicazioni controllasse troppi segmenti di rete (quindi evitando di passare da un monopolio pubblico ad uno privato), riuscirono a creare le condizioni per costruire un mercato competitivo della connettività internet (che esiste tutt’ora).
Internet, come oggi noi la conosciamo, come strumento tecnologico fondamentale per la diffusione della libertà (di parola in primis), non sarebbe mai esistito se non ci fossero state delle decisioni liberiste a condizionarne la crescita.
Questa piccola storia, dovrebbe far riflettere sulla inconsistenza tutta italiana di voler distinguere tra liberalismo (libertà in campo dei diritti) e liberismo (libertà in campo economico), in quanto queste libertà sono talmente legate ed indissolubili che non possono essere scisse ed entrambe si alimentano vicendevolmente.
p.s. per chi volesse approfondire consiglio di visitare le 40 mappe che spiegano internet 40 maps that
explain the internet