Mar-a-Lago è l’enorme residenza di Donald #Trump. Per pagarci meno tasse possibili lo ha costituito come club, tipo quei ristoranti/pub che in Italia sono aperti solo ai soci e così possono evadere qualche tassa ed eludere controlli sanitari.
Oggi Trump ha definito quella residenza la Casa Bianca invernale.
Il simbolo della politica di Trump è racchiuso nell’uso di questa “casa di vacanza”, ovvero gestire il potere presidenziale come se fosse cosa personale, mischiando gli affari privati e quelli pubblici: portare gli uffici della più alta carica dello Stato in un club privato, decidere di estromettere gli uffici della stampa dalla Casa Bianca, attorniarsi di familiari per gestire la cosa pubblica, nominare ministro dell’Economia il dirigente di una banca con cui ha qualche debito.
Trump è decisamente lontano dal quel mio ideale di politico racchiuso nel discorso agli ateniesi di Pericle: “Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene facciamo così”. A Washington no.